(^-^)Silvia(^-^) |
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| Era mattina presto. Più o meno le sei. E Sharon aveva già 39 di febbre. In Italia, nel mondo babbano, o "non-magico", come lei preferiva chiamarlo, c'era la psicosi per la cosiddetta "Influenza suina", "Influenza A" o "Virus H1N1/V". Sapeva anche che c'era chi era terribilmente spaventato e chi sosteneva che non era più di un'influenza normale. Sembrava che ogni essere vivente dovesse avere un'opinione in proposito, o rischiava di passare per disinformato e menefreghista. E invece Sharon non pensava. Sapeva che la sua famiglia stava bene e che lei aveva la solita febbre che le veniva ogni anno, né più né meno. Era già grandina, avrebbe dovuto sentire l'effetto della febbre, eppure lei aveva la forza di fare tutto il necessario. Non stava andando alle lezioni, ma non stava a letto né in infermeria. Si godeva il College nelle ore migliori del giorno e della notte. Quella mattina si era alzata con una gran voglia di dolci. Senza pensarci più di tanto si era lavata, vestita con una felpa pesantissima ed era scesa fino alla cucina. La porta era chiusa, ovviamente, ma lei era sicura di riuscire ad aprirla. Doveva fare in fretta, gli elfi sarebbero arrivati dopo poco, e poi voleva passare un po' di tempo in negozio. Lì faceva caldo, lei ci stava bene. Ma dato che gli altri studenti del College sarebbero andati a lezione non correva il pericolo di contagiare nessuno, a parte i libri.
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